Frescobaldi ai raggi X

“Cultivating Toscana diversity”, ovvero ciò che fa di Frescobaldi una realtà difficile da imitare. Un legame, quello della famiglia Frescobaldi con il territorio toscano, che abbraccia ogni singola spira del Dna della regione vinicola.

La gioia dei piccoli momenti, il piacere dei sapori e del gusto: queste le sensazioni che offre la Toscana e che Frescobaldi vuole dedicare a tutti coloro che vedono nel vino una cultura al di là della vigna e dell’uva” è il pensiero di Lamberto Frescobaldi Presidente di Frescobaldi. “Il mio sogno e quello della mia famiglia è condividere lavoro, emozioni e passione attraverso i nostri vini. Una vita dedicata a capire e a valorizzare questi terroir rendendoli parte dello spirito della Toscana come arte del bello e del buono. Mille anni di storia di questa famiglia sono per me un tesoro unico ed irripetibile di conoscenze e tradizioni; il mio dovere è condividere e trasmettere alle generazioni future rispetto, passione e amore per questi luoghi e per queste colline eterne”.

Mille anni di tradizione dunque, e ogni anno la storia si ripete, come se i secoli passati non contassero. Ogni annata è la radiografia di un anno di lavoro degli uomini e delle donne di Frescobaldi: la natura detta la sua legge, loro devono interpretarla al meglio delle loro possibilità.

Dell’annata 2017 si è detto molto. A seconda della tipologia di vino prodotta sarà il futuro a decretarne la qualità: la siccità ha imperato, non è stato facile. Ma c’è un modo per capire in che direzione si andrà. E l’unica maniera è assaggiare il frutto del raccolto del 2017, ancora caldo e vibrante come un cucciolo appena nato.

Da qualche anno Frescobaldi ha introdotto una tradizione in più al suo lungo palmarès: riunire tutti quegli uomini e quelle donne sotto lo stesso tetto, dando a ciascuno un calice e la possibilità di assaggiare il risultato del lavoro appena concluso.

Qualche giorno fa a Nipozzano ci siamo “infiltrati” anche noi e abbiamo assistito ad un evento sicuramente “privato” e di indiscusso fascino: la degustazione in anteprima di Sangiovese, Merlot e Cabernet Sauvignon 2017 provenienti dalle Tenute Frescobaldi.

Una competizione goliardica, pregna di simpatia e buoni propostiti, ma sicuramente serissima nel decretare gli assaggi migliori. I risultati sono stati sorprendenti per due motivi: il primo è che la 2017 è un’ottima annata se queste sono le premesse visto che ha sfoderato vini compatti, freschi e vibranti; la seconda è che il vino preferito tra tutti gli assaggi (6 Sangiovese, 7 Merlot e 7 Cabernet Sauvignon) è stato sorprendentemente un Merlot, e non della Tenuta che del Merlot ne ha fatto un vino mito.

Ma non è, a nostro parere, opportuno fare classifiche, indicare chi e quale Tenuta ha prevalso nelle tre categorie. Perché in fondo a vincere sono state la Toscana (non solo quella dei Frescobaldi) e un’annata che si è presentata come molto positiva.

D’altronde Frescobaldi incarna l’essenza stessa della Toscana e fare una distinzione tra le due risulta difficile. Con la straordinaria vocazione per la viticoltura e la varietà dei territori della Frescobaldi, l’unicità dell’azienda nasce proprio dalla rappresentazione di questa diversità, dalle sue Tenute e dai vini che esprimono un caleidoscopio di aromi e sensazioni, figlie delle caratteristiche di ogni singolo terroir.

Il nostro stile è fare parlare la terra e la diversità dei territori” ripete Lamberto Frescobaldi “I differenti terreni, le cui caratteristiche variano da tenuta a tenuta, e perfino all’interno di ognuna di esse, vengono scelti sulla base della vocazione. Abbiamo profondo rispetto per la storia delle differenti zone di produzione che vogliamo rappresentare fedelmente. L’obiettivo è il più alto livello di qualità nell’assoluto rispetto della tipicità delle nostre uve, che sono l’espressione del territorio. Questo impegno è la nostra sfida quotidiana”.

E indichiamole, finalmente, le Tenute Frescobaldi: Castello Pomino (Pomino), Castello Nipozzano (Nipozzano), Tenuta Castiglioni (Montespertoli), Tenuta Castel Giocondo (Montalcino), Tenuta Ammiraglia (Magliano in Toscana), Remole (Sieci), Ornellaia (Bolgheri). Ogni tenuta è gestita come una singola entità, con propri responsabili, per la viticultura, la vinificazione e l’affinamento.

Nei prossimi mesi abbiamo promesso alla Famiglia Frescobaldi di visitare ogni singola Tenuta, per indagarne le peculiarità e l’originalità. Sarà anche un’occasione per vivere e respirare una Toscana vera e nobile, visto che tutte le tenute Frescobaldi sorgono in zone altamente votate alla produzione di vino, ma anche paesaggisticamente meravigliose. Le tenute di Castello Pomino, Castello Nipozzano, Tenuta Castiglioni, Tenuta CastelGiocondo e Tenuta Ammiraglia sono visitabili su prenotazione durante tutto l’anno e offrono degustazioni guidate dei vini delle aziende Frescobaldi e del Laudemio, olio extra vergine di oliva, e di prodotti localmente coltivati e allevati, cucinati nel rispetto della tradizione toscana.

Dal 2014 a Castello Pomino sono state restaurate cinque camere da letto, disponibili per il pernotto degli ospiti su prenotazione. E anche a Castello Nipozzano, dalla primavera 2016, la famiglia ha deciso di ristrutturare un appartamento di quattro camere da letto nell’antico frantoio, ognuna col nome di una varietà di olivo coltivato nella tenuta e prenotabile singolarmente. Noi vi abbiamo trascorso la notte della nostra degustazione. E non volevamo più venir via…

 

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