Cà Alberti a Malamocco, il Relais della Venezia nascosta

Non lontano dal brulicare allegro e disincantato della città dei Dogi, c’è Malamocco, una Venezia nascosta e quieta che si rivela solo a chi davvero vuole scoprirne l’anima più intima e racconta di secoli fieri e lontani in cui era antico insediamento romano, poi rifugio di popoli in fuga dai barbari e anche luogo di ritrovo dei Crociati, in partenza per Gerusalemme.

Malamocco, così vicina ai riflettori del red carpet del Lido, ma così pacifica e distante, dove ritrovarsi per una breve o prolungata vacanza, riscoprendo atmosfere dimenticate. Al centro del piccolo borgo due ville attirano l’attenzione dei visitatori, Cà Alberti e Cà del Borgo, distanti poche centinaia di metri, ma parte di uno stesso affascinante Relais.

Una residenza nobiliare antica che si lega alla ricca e potente famiglia Alberti, per secoli fidati amministratori e Tesorieri della Repubblica Veneta, la cui figura più nota è Pietro Cesare Alberti, figlio del segretario del Tesoro Ducale, il quale partito alla volta del Nuovo Mondo in cerca di fortuna, fu il primo italiano a mettere piede in Nord America. Una figura simbolo per la Comunità Italiana, che con la sua impresa precedette milioni di italoamericani e viene orgogliosamente ricordata con una lastra in pietra a Battery Park, nel punto dove avvenne lo sbarco, e festeggiata ogni anno a New York, con il “Pietro Alberti Day”, una giornata speciale nella quale gli italiani fanno memoria delle proprie origini.


Cà Alberti, un’oasi di pace dove soggiornare alla ricerca del silenzio della Laguna e di tramonti unici, per vivere il piccolo e antico borgo di pescatori, bighellonando in bicicletta sui Murazzi, raggiungendo la spiaggia per un bagno di acqua marina e di sole, rilassandosi con una partita di golf in uno dei più antichi green d’Italia. Al timone due imprenditrici alberghiere lidensi DOC, Micaela Salmasi e Michela Cafarchia che hanno voluto rilanciare una struttura chiusa da tempo, per offrire un resort luxury che valorizzasse lo stupendo e dimenticato borgo, un luogo dell’anima dove possano avvenire incontri culturali, corsi di cucina con l’Associazione Le Locandiere, ma anche serate musicali ed eventi aperti ai residenti e ai viaggiatori.

Venti eleganti e spaziose suite e garden suite, tutte affacciate sui cortili interni o sul canale che avvolge il borgo. Tessuti preziosi, raffinati mobili antichi veneziani e ricchezza di dettagli non consueti, pensati per caratterizzare un’esperienza davvero unica, sottolineano quanto sia importante l’ospite, dalla scelta della tipologia di cuscino per un riposo perfetto, alla possibilità di decidere le fragranze con cui profumare ogni singola stanza, alla marmellata home made servita alla prima colazione, consumata in camera oppure nell’apposita sala, mentre l’accoglienza è quella delle locandiere tipiche veneziane, cui da secoli spetta il benvenuto e l’agio dell’ospite.