Cristal 2009, tra mito e realtà

Nel 1876 lo Zar Alessandro II di Russia inviava a Reims il suo responsabile di cantina con una richiesta speciale: desiderava che fosse elaborata una cuvée esclusiva, eccezionale per quanto riguardava il contenuto in una bottiglia particolare.

Louis Roederer selezionò le migliori parcelle dei suoi vigneti, vecchie vigne su terroir calcareo-gessosi e creò una bottiglia in cristallo, trasparente col fondo piatto: per la tranquillità dello Zar né veleno, né bombe potevano esservi nascoste. Il mito del Cristal era nato.

Il nipote Nicola II rese omaggio alla Maison nel 1908 dichiarandola: fornitore ufficiale della Corte di sua Maestà’ l’Imperatore di Russia.

Jean-Baptiste Lecaillon

Oggi il Cristal nasce sempre da uve provenienti da vecchie vigne di proprietà, 45 parcelle su 7 cru, Verzy, Verzenay e Beaumont-sur-Vesle per la “Montagna”, Ay per la “riviera” e Cramant, Avize e Le Mesnil-sur-Oger per la “Cote des Blancs”, tutti villaggi Grand Cru e una parcella di Mareuil-sur-Ay, villaggio Premier Cru completa l’approvvigionamento.

Questi vigneti sono condotti dal 2015 al 100% in biodinamica, pratica iniziata nel 2000 e le uve sono vinificate parcella per parcella affinché venga espressa tutta la complessità del terroir, poiché come sostiene Jean-Baptiste Lecaillon, Chef de Caves della Maison, “è la selezione in vigna che fa il vino”. Si ricerca la purezza cristallina su una selezione dei migliori suoli calcarei

L’assemblaggio del Cristal 2009 è un 40% di Chardonnay e il 60% di Pinot Noir, la dominante della cuvée, eccezion fatta per il 1988 dove troviamo il 60% di Chardonnay. E’ proprio l’uva a bacca nera sul calcare che dona la tonalità al vino, i suoli bianchi conferiscono la tattilità, quell’aroma di polvere da sparo e la salinità che è la firma dei grandi suoli calcareo-gessosi.

La purezza, la freschezza, l’eleganza con una bella materia, del volume, un attacco sferico in bocca e una lunghezza incredibile: ecco, in poche parole, Cristal.

Il 16% dei vini sono vinificati in legno (foudres de Chene) con bâtonnage settimanale e la fermentazione malolattica non viene svolta. Fino agli anni ’70 la vinificazione in legno era la regola in Champagne, poi si ebbe il boom dell’acciaio, ma la Louis Roederer nel 1999 tornò ad utilizzare botti da 40 a 96 ettolitri. Questo nuovo utilizzo del legno è considerato un ritorno alle proprie tradizioni, ma allo stesso tempo innovando, poiché hanno fatto costruire dei tini troncoconici su misura dove vinificare parte dei vini.

Le bottiglie maturano circa 6 anni nelle cantine della maison a Reims e poi riposano 8 mesi dopo la sboccatura prima di essere messe sul mercato. La maturazione sur lie è passata da 4 a 6 anni e il dosaggio è sceso a 8 g/lt.

L’uva proveniente da suoli più morbidi e aerati lavorati in biodinamica è più matura, da 0,5 a 1,5 gradi in più, l’acidità è superiore rispetto a uve coltivate in convenzionale e fornisce più equilibrio, meno acido malico e più tartarico, fatto importante poiché questo vino non svolge la malolattica: questo permetterà negli anni un dosaggio ancora minore.
La 2009, annata di grande maturità con un clima continentale, inverno freddo e secco, con un’estate soleggiata, poche piogge nei mesi di agosto e settembre: queste condizioni climatiche hanno permesso di avere un raccolto con una maturità eccezionale che come Lecaillon dice ricordano le mitiche annate 1947, 1954, 1964 e 1989. L’annata secca offre le condizioni per un succo vinoso, potente e concentrato, equilibrato da una bella acidità.

Cristal 2009

60% Pinot Noir – 40% Chardonnay

Al naso elegante, complessità di aromi, intense note di agrume, pompelmo rosa, albicocca, e poi liquirizia, nocciola tostata, il tutto su una mineralità gessosa che domina l’olfattiva. In bocca fresco, bollicina vellutata e cremosa su un finale minerale salino. Il Cristal può conservarsi almeno 15/20 anni e grazie alla sua origine calcarea, si può scommettere che non perderà mai la sua freschezza. E’ uno champagne paragonabile a un Montrachet, che folgora, di grande intensità, con un’energia sottile e vibrante, e di grande profondità.

Con il Cristal si entra nella quintessenza dello Champagne, l’essenza del gout Roederer…