2003 by Bollinger

Il vintage 2003 di Bollinger è un’etichetta atipica per la Maison di Aÿ, determinata da una stagione così anomala come non si ricordava dal 1822.

Bollinger possiede 170 ettari che assicurano alla Maison il 70% del fabbisogno, con l’85 % delle vigne costituito da parcelle classificate Premiers e Grands Crus. Il pinot noir, presente per il 60% nei vigneti della Maison, con la sua proporzione negli assemblaggi segna lo stile Bollinger. I vigneti si trovano principalmente ad Aÿ, ma anche a Bouzy, Tauxières, Louvois, Avenay e Verzenay. Il paradosso per una Maison che ha il Pinot noir nel suo DNA è che il vigneto più antico della Maison si trova a Cuis, nella Côte des Blancs, eredità di Athanase de Villermont, cofondatore della Maison, da sempre piantato a chardonnay.

Bollinger possiede anche 24 ettari di meunier su suoli misti e argillosi della Vallée de la Marne a Champvoisy, Passy-Grigny e Vanteuil che donano ai vini quella morbidezza e ricchezza in zucchero che apportano rotondità e bouquet alle cuvée non millesimate.

La cuvée 2003 by Bollinger, come dicevamo, è completamente atipica nella maison di Aÿ, cosi come la scatola in bianco e nero, dove si notano le vigne sotto la neve durante il rigido inverno di un’annata terribile in Champagne. Dopo la neve e il gelo di febbraio, le temperature di marzo sono state alte e questo ha comportato il pieno germogliamento delle piante, ma le gelate di aprile hanno provocato una distruzione di buona parte del raccolto e a seguire la grandine in giugno e il gran caldo dei mesi estivi hanno determinato un raccolto poco rilevante come quantità, con uve dall’alto potenziale alcolico e un’acidità totale bassa.

Ghislain de Montgolfier, ai tempi presidente della Maison, aveva dichiarato che la vendemmia 2003 non era adatta a creare una Grande Année, ma allo stesso tempo era un’annata cosi particolare che non la si poteva ignorare, tanto che la decisione è stata di produrre un millesimato, una cuvée più unica che rara negli annali della Maison, quasi una limited edition con le sue 50.000 bottiglie.

 

BOLLINGER 2003

Pinot Nero 63% – Chardonnay 37%

Assemblaggio di vini provenienti da 3 vigneti storici della maison: Ay, Verzenay per il Pinot noir e Cuis per lo Chardonnay. I vini sono fermentati en fûts de chêne, senza che al palato si percepisca alcun carattere boisé, con una lunga permanenza sui lieviti, e le bottiglie tappate con il “bouchon Liège” (tappo di sughero). Il remuage e il dégorgement sono manuali, ed il vino ha un basso dosaggio. Complessità borgognona, vino che traduce la potenza e l’intensità dell’annata, ancora una bella freschezza, in equilibrio tra le note di spezie nere, esaltate dall’affinamento in legno vecchio, frutta gialla, il nocciolo della pesca, un elegante agrume rosso, l’arancia tarocco, e poi ancora il ginger sul fondo di minerale marino. In bocca, una bollicina cremosa, un vino potente e minerale, in equilibrio con la dolcezza di una torta di limoni siciliani, ma allo stesso tempo di una gradevole freschezza. In un’annata così difficile come il 2003, Bollinger ha creato uno Champagne di grande seduzione. Chapeau.

 

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