Il nuovo Met Restaurant e Rose Room di Raptus & Rose

In una città straordinaria come Venezia, affascinante museo a cielo aperto che attira ogni giorno migliaia di persone, non è facile immaginare qualcosa che riesca ancora a stupire.

Ci è riuscita Gloria Beggiato, proprietaria dello storico Hotel Metropole, magione di ospitalità e charme fin dal 1500. Un luogo di grande suggestione e bellezza che nel corso di una scintillante serata di mezza estate, ha indicato il nuovo corso del Met, l’esclusivo ristorante stellato regno dello chef Veritti.

Al Metropole soggiornarono Antonio Vivaldi (1678-1741), che qui impartiva lezioni di musica e compose le Quattro Stagioni, ma anche Sigmund Freud, re della psicanalisi (nel 1895) e lo scrittore Thomas Mann (nel 1900). Un fil rouge che con la musica, che continuerà anche in tempi recenti, con Lou Reed, Patty Smith, Lenny Kravitz, Grace Jones, tanto per citarne alcuni, insieme a uno speciale rapporto con la vicina Biennale e con il mondo dell’arte.

Una lunga storia di accoglienza luxury, che culmina nel 1968 con l’acquisizione dell’esclusivo hotel, da parte di Pierluigi ed Elisabeth Beggiato, rappresentanti di un’affermata famiglia di albergatori, che sapranno infondere eleganza e raffinatezza all’attività dello storico albergo, insieme all’annessione del lussureggiante giardino e alla scoperta del pregevole scalone elicoidale datato 1440.

Nel 2000, toccherà alla figlia Gloria Beggiato prendere il testimone, dando il via a un’epoca di innovazioni e migliorie, che condurrà il Metropole nell’esclusivo circuito dei cinque stelle, ma anche quotando con scelte avvedute il pregevole Met Restaurant, a cui nel 2005 viene riconosciuta la stella Michelin, grazie a un visionario concept culinario.

Un luogo dell’ospitalità nella più alta accezione, che non smette mai di stupire, amato da chi viene a Venezia e cerca riservatezza, eleganza, confort, dove il 7 luglio si è tenuta un’autentica celebrazione del colore, della moda, del food, con l’inaugurazione del tanto atteso New Met Restaurant e Rose Room di Raptus & Rose.

Il ristorante stellato guidato con estro e creatività dallo chef Luca Veritti, in sella dal 2012, dopo il diploma ad Alma e le esperienze accanto a Luciano Tona, alla Famiglia Cerea, al maestro Gualtiero Marchesi.

Una vera e propria esplosione di emozioni che ha coinvolto gli ospiti, grazie a Silvia Bisconti, anima creativa di Raptus & Rose, atelier di moda sartoriale e Gloria Beggiato, che con la sua conduzione visionaria, ha superato il concetto consueto di ospitalità, mutando il suo hotel in un luogo di esperienze ed eventi d’eccezione legati all’arte e alla moda, con allestimenti e atmosfere coinvolgenti, firmati Raptus and Rose, insieme a particolari proposte food.

Un nuovo corso per il Met Restaurant, che si evolve nella direzione della leggerezza e della naturalità, con un occhio attento all’alternarsi delle stagioni e all’estetica floreale.

Un evento, frutto di passione, ricerca, stile e gusto che segna l’inizio di un tragitto dove la moda sposa la cucina. Dal suono delle cicale che ha accompagnato il primo piatto, portando gli ospiti in una dimensione di natura incontaminata, alle creazioni di Silvia Bisconti, tocchi di colore, di arte, rappresentazioni di quella filosofia di leggerezza ed avvolgenza che rende questo stile inconfondibile.

Anche l’olfatto coinvolto, con gli aromi unici a base di erbe medicinali della linea di cosmesi del Dr. Hauschka, sperimentate dagli ospiti al loro arrivo in giardino, con un maniluvio rigenerante.

Met Restaurant, Venezia, menu
E poi il menù della serata, con un percorso intenso, fresco e colorato, in una naturale armonia di accostamenti. Tutto era eleganza e naturalità a partire dall’abito di Gloria Beggiato, di Raptus & Rose espressione del mood della serata sui toni accesi del rosa e dei fiori, e poi la sfilata, clou dell’evento: con sonorità che scandivano il passaggio di modelle dagli spettacolari turbanti di fiori, le sfumature di colori, i movimenti sinuosi, gli abiti leggeri e avvolgenti, che si è conclusa con la visita nella Suite degli Angeli, dedicata a Marta Marzotto.