Le 10 salumerie top d’Italia de L’Espresso

Presentate lo scorso 19 ottobre, alla Stazione Leopolda di Firenze, la Guida Vini e la Guida Ristoranti de L’Espresso 2018. Consueto successo di pubblico, in un evento a cui non si può assolutamente mancare, con le attese classifiche e i voti attribuiti dagli ispettori e dal direttore Enzo Vizzari.

Ma anche un grande momento di aggregazione per il mondo dell’enogastronomia che per un giorno si ferma e ascolta i giudizi, i complimenti, i rimbrotti, i consigli, di una schiera di esperti gourmet in incognito, sguinzagliati nella Penisola per registrare lo stato della ristorazione italiana.

Una manifestazione, che oltre alla “Vini” e alla “Ristoranti”, ogni anno dedica spazio anche alla grande salumeria italiana e che quest’anno ha visto la consegna degli attestati alle migliori dieci salumerie d’Italia e al ristorante che meglio ha saputo interpretare i salumi nei suoi menù, indicati dal curatore Sabatino Sorrentino, dal team Studio Gurus, dai degustatori della Guida Salumi de L’Espresso, con la direzione di Enzo Vizzari e la supervisione tecnica di Andrea Grignaffini.

Una pubblicazione data alle stampe nel 2016, che esplora la grande tradizione norcina, attraverso l’assaggio delle eccellenze di oltre 175 produttori, tra DOP, IGP e tipologie artigianali, raccolti in tremila schede di valutazione, che quest’anno ha voluto celebrare i grandi maestri della selezione e del taglio, le botteghe di salumeria e gastronomia più virtuose, diventate tappa irrinunciabile per i globe trotter del gusto al pari di un monumento, di una cattedrale, di una mostra d’arte.

Guida salumi nasce con il chiaro intento” ha affermato Sabatino Sorrentino, curatore guida salumi d’Italia de l’Espresso “di rimettere al centro dell’attenzione prodotti e produttori, dopo una lunga e attenta indagine fatta sul campo, su tutto il territorio nazionale, premiando le migliori salumerie d’Italia, che custodiscono i nostri sapori e i nostri saperi, riportando alla luce l’antico mestiere del salumiere, l’ago e filo che ha fatto grande il made in Italy“.

Nell’anno che celebra il quarantesimo della Guida Ristoranti de L’Espresso, i riflettori anche sulla norcineria italiana di alto profilo e sui grandi salumieri che punteggiano la Penisola, e che con il loro lavoro, hanno portato le grandi eccellenze di un’arte antica a conoscenza del consumatore.

Per Enzo Vizzari, Direttore de le Guide de L’Espresso “la guida Salumi d’Italia è un progetto tanto audace quanto folle che oggi affianca la Guida dei Ristoranti d’Italia e la Guida vini Espresso“.

Ecco dunque le dieci migliori insegne salumiere d’Italia, secondo l’Espresso e il premio al ristorante che meglio ha saputo valorizzare i salumi nei suoi menù:

 

1. Parma – Salumeria La Rocca

Nella capitale dell’arte salumiera, in un edificio del 1400, una bottega di eccellenze, con un inesauribile giacimento di formaggi dall’Italia e dal mondo, Parmigiano Reggiano, dai lunghi invecchiamenti, confetture, salse, olio d’oliva, aceto balsamico, e un’invidiabile selezione dei migliori salumi, vini e champagne. Aperto nel 1965 da Severino Romani insieme alla famiglia, prosegue oggi con il dinamico figlio Silvano, che nel corso degli anni ha aperto 11 negozi qualificati tra Parma e provincia.

www.silvanoromaniparma.it

 

2. Soragna – Salumeria Gourmè

Più anime convivono in questa insegna contemporanea, che propone eventi, ristorazione di qualità e una scelta vastissima di formaggi e salumi territoriali di pregevole qualità, primo fra tutti il famoso Culatello (che fruttò una lettera di encomio da parte del poeta Gabriele D’Annunzio), affettato al momento, insieme a Strolghino, Spalla di San Secondo, prosciutto crudo, salame Felino, pancette, mortadelle, anche da degustare in loco, in appropriati percorsi degustativi con piatti del territorio, circondati dalla straordinaria cantina a vista.

www.gourme.it

 

3. Modena – Salumeria Giusti

Con i suoi quattro secoli di storia è la più antica salumeria d’Europa e nel 2015 ha festeggiato i 410 anni. Amata da Gioacchino Rossini che si faceva inviare le sue prelibate salsicce all’Hotel George V di Parigi, è stata fornitrice della Casa d’Este, della Casa Reale, dello Stato Pontificio e continua nella selezione di straordinarie eccellenze per palati fini, come l’aceto balsamico di produzione propria, che ha davvero raggiunto i cinque continenti. La famiglia Morandi con Laura, Matteo, Cecilia, e l’indimenticato Nano, ne conduce le sorti, con passione e amore per la buona salumeria italiana.

www.hosteriagiusti.it

 

4. Bologna – Tamburini

Una salsamenteria nel cuore di Bologna, che affonda le sue radici fino al lontano 1860, rilevata nel 1932 dalla famiglia Tamburini, che ne prende il timone. Otto fratelli che specializzano l’insegna in una estesa selezione di pregiati insaccati, tra cui la mortadella emblema di Bologna, e gustosi piatti tipici come i tortellini. Un’attività che continua con la medesima passione in Giovanni Tamburini, che oggi ha ampliato gli orizzonti verso nuove espressioni dell’eno gastronomia, con altre attività di somministrazione.

www.tamburini.com

 

5. Bologna – Salumeria Simoni

Un’insegna cara ai bolognesi, che nel 2012 ha festeggiato il mezzo secolo di vita, ma che si rifà a una lunga tradizione gastronomica e risale alla bis nonna Pia Simoni. In una città dove ai tempi dell’Unità d’Italia, si contavano oltre 200 salumerie e 70 fabbriche di mortadella, una fornitissima bottega con un ricco reparto gastronomia, e tutti i grandi salumi emiliani e nazionali, compresa una pingue sezione bolognese, con il salame rosa, il gentile, i ciccioli secchi, quelli campagnoli, le greppole, la coppa di testa, la passita nostrana, quella piccante, e quella di lonza, il cotechino fresco, la bondiola.

www.salumeriasimoni.it

 

6. Roma – Salumeria Roscioli

Un giacimento di grandi eccellenze nel cuore della Capitale, selezionate con passione dai due fratelli Roscioli. Da consumare sul posto o da portare via, oltre 300 formaggi (tra cui i blue cheese inglesi e i pasta molle francesi), 150 salumi (con una ricca sezione spagnola), 2.800 etichette di vino, insieme a pregiati salmoni scozzesi, conserve, salse, mostarde, sott’olii, paste, oli e aceti. Un goloso e imperdibile luogo della gastronomia nazionale che lascia spazio alle più piccole e pregiate produzioni artigianali. Da portarsi assolutamente a casa il kit Cacio e pepe e il kit Amatriciana.

www.salumeriaroscioli.com

 

7. Firenze – Gastronomia Galanti

Insegna della tradizione fiorentina nella salumeria e nella gastronomia, con selezioni sopraffine e tagli esperti, aperta nel 1960 da Aldo e Tosca Galanti. Oggi anche moderna rosticceria, con piatti di ieri e di oggi, minestre, risotti, ribollite, galantine di pollo, baccalà e peposo, da asporto o da consumare al tavolo, con la formula dell’acquisto a peso e non a porzione. Accurata la selezione dei vini, degli olii, dei formaggi e dei salumi.

www.gastronomiagalanti.com

 

8. Torino – Steffanone

Una bottega storica di Torino, con una lunga tradizione gastronomica che rimanda al 1886, quando il fondatore Luigi Steffanone, esportava il proprio estro per la cucina raffinata, a casa delle famiglie nobili e della borghesia torinese. Un assortimento non comune arricchisce il negozio, ricco di specialità gastronomiche sopraffine, salumi, formaggi, conserve di qualità, e ricercati piatti internazionali che oggi come ieri caratterizzano l’attività. Una dinastia che guiderà la storica insegna fino al 1980 quando Luigi Valente, uno stretto collaboratore della famiglia Steffanone, insieme alla moglie Lidia ne acquisirà la proprietà, proseguendo nell’attività con la medesima cura e passione, e a cui negli anni ’90 si unirà il figlio Marco.

www.steffanone.it

 

9. Napoli – Salumeria Martinelli

Nei primi anni ’50, fu nonna Enza ad aprire la prima salumeria a Capodimonte, poi ci fu il negozio di via Cavalleggeri D’Aosta, e dal 1962 la sede attuale in via Petrarca, sulla collina di Posillipo, con la terza generazione, insieme a papà Claudio. Grande qualità nella selezione dei prodotti, con la pasta di Gragnano, l’olio, le conserve, i sottoli, i salumi, i formaggi. Pregiate specialità dalla Campania e dall’Italia, con il prosciutto di San Gregorio Magno, la mortadella Favola di Palmieri, il caciocavallo di Agerola Di Fusco, la mozzarella del Caseificio Ponte a Mare, i ravioli capresi di Rosalba Lanzillotta e gli ortaggi dell’azienda agricola di Imma Migliaccio.

https://www.facebook.com/salumeriamartinelli1962/

 

10. Bergamo – Gastronomia Mangili

E’ la più celebre enogastronomia di Bergamo e provincia, divenuta nel corso degli anni anche un apprezzato laboratorio culinario, sia nella storica sede di via Gombito 8 che nella nuova sede di via Colleoni 7. La bottega delle meraviglie di Angelo Mangili, grande conoscitore delle eccellenze italiche, che seleziona con passione dal lontano 1971, quando rilevò la salumeria dove era dipendente, oggi condotta insieme alla moglie Anna e alla figlia Elena. Tra le specialità il salame di puro suino prodotto home made, i tipici casoncelli alla bergamasca, tra i formaggi il taleggio, il Branzi, la toma bergamasca e il premiato strachitunt.

https://www.facebook.com/gastronomiamangili/

 

Reggio Emilia – Ristorante Caffè Arti e Mestieri

“Menu dell’anno con selezioni salumi”

La raffinata cucina di Gianni D’Amato, ora al Caffè Arti e Mestieri di Reggio Emilia, dopo i successi del Rigoletto a Reggiolo (RE), lasciato a causa del sisma del 2012. Una cucina seduttiva e territoriale, ancora una volta in evidenza per la creatività e la tecnica, premiata questa volta per la capacità di interpretare nei suoi menu, i grandi salumi della terra emiliana.

www.caffeartiemestieri.com/

 

www.guruspoint.com