Missione Prime Alture
Annunciata ufficialmente allo scorso Vinitaly, è iniziata in queste settimane la collaborazione tra Jean François Coquard, enologo francese originario del Beaujolais e Prime Alture Wine Resort.
Coquard non è nuovo a questo territorio, che per ben quindici anni lo ha visto lavorare per Tenuta Mazzolino, esperienza che gli ha permesso di costruire un legame forte sia professionale che di amicizie in Oltrepò Pavese. Proprio a quegli anni risale il suo incontro con Roberto Lechiancole.
Un lavoro, quello di Coquard che non parte da zero, ma si inserisce in un percorso già avviato con buone basi, finalizzato non a stravolgere quanto ad accompagnare quanto già impostato, perfezionando tutti i vini di Prime Alture, primo fra tutti il Pinot Noir, nel nome della qualità.
Il programma di lavoro sarà principalmente dettato dal ciclo annuale della vite e del vino, dallo studio attento del clima e microclima senza trascurare le possibili variabili ed adattandosi in modo flessibile ai ritmi della natura, perché tutto parte sempre dal vigneto. Inizierà con una full immersion nella realtà aziendale, per avere un quadro panoramico di tutto ciò che succede, dai vigneti alla cantina senza trascurare gli uomini, perché il fattore umano e la costruzione di un rapporto di scambio e fiducia con tutto lo staff, da Roberto e tutta la sua famiglia, ad Alessandro Rovati, da un paio d’anni enologo di Prime Alture, al genero Fausto Camotti, è per Coquard elemento imprescindibile.
Coquard prevede visite mensili in azienda, per vivere l’evoluzione del ciclo della vite e rinforzare sia il legame col terroir che con gli uomini che ci lavorano tutti giorni. Il cuore di ogni visita consisterà in un sopralluogo in vigna e nella degustazione sistematica di tutti vini in corso di affinamento, con particolare attenzione alla maturazione del Pinot Noir e al suo affinamento in cantina.