VINI MARCHIGIANI: PROMOZIONE SENZA CAMPANILI
Svolta nella promozione dei due consorzi vinicoli delle Marche, l’Istituto marchigiano di tutela vini e il Consorzio vini piceni, decisi a fare squadra in occasione dei principali appuntamenti nazionali e internazionali. In occasione del cinquantenario delle due doc più rappresentative del territorio (il Rosso Piceno e il Verdicchio dei Castelli di Jesi) i due Consorzi faranno, infatti, brand comune a partire dalle grandi fiere di settore, come Prowein e Vinitaly, sino alle azioni di incoming, all’organizzazione di convegni e alle azioni di ufficio stampa.
Una strategia inedita tra i campanili del vino in Italia che si riflette anche nell’adesione comune a Food Brand Marche, il marchio dell’associazione multifiliera regionale che coinvolge circa il 55% dell’agroalimentare marchigiano. Complessivamente le due organizzazioni rappresentano oltre l’85% del vigneto Marche, che può contare per il triennio 2016-2018 su un plafond di 5 milioni di euro sul Piano di sviluppo rurale (Psr) e 2 milioni di euro annui per la promozione sui Paesi Terzi. Il primo appuntamento sarà Prowein (18-20 marzo) con una collettiva composta da 38 aziende.
Per il presidente del Consorzio vini piceni, Giorgio Savini, “il Consorzio Vini Piceni, pur continuando ad operare in piena autonomia per la promozione delle proprie denominazioni tutelate, comprese l’Offida docg, il Falerio e il Terre di Offida dop, ha ritenuto questo un anno speciale per la coincidenza delle nozze d’oro delle 2 nostre denominazioni più estese; una grande occasione perché i vini delle Marche dovranno veder ripagati sul mercato gli sforzi fatti nella ricerca verso la qualità“.
“L’affermazione all’estero dei vini marchigiani” ha detto Antonio Centocanti, presidente dell’Istituto Marchigiano di Tutela Vini “richiede uno sforzo maggiore in termini di promozione, ed è giusto che lo si faccia a livello regionale, per fare squadra nel rispetto delle diversità“.