La sala vetrata, alle spalle della cantina, guarda all’argine erboso del canale Naviglio, una provvidenziale via d’acqua, un tempo utile al trasporto delle merci e al diletto del Duca Estense che, attraverso canali e chiuse, poteva raggiungere il Panaro, il Po’ e Venezia quando voleva. Ed è proprio “la volta” a dare il nome a questa cantina, un tratto fluviale più ampio, dove le imbarcazioni trainate da cavalli, che transitavano dalla Darsena di Bomporto, potevano girarsi e invertire il senso di marcia. Una quinta che rappresenta la morfologia di un territorio unico chiamato Sorbara, fatto di argini, terreni alluvionali sabbiosi e preziose superfici vitate, divenuto un inconfondibile brand nel mondo.
Cantina della Volta è una cantina apparentemente giovane, nata sette anni fa, che esprime però un lungo vissuto, grazie a Christian Bellei, che porta con sé tutte le esperienze e i successi di una celebre dinastia di produttori vitivinicoli della zona, simbolo della storia del lambrusco e del metodo classico, attiva già nel 1920 prima con nonno Francesco e poi con papà Beppe.
Una delle più interessanti realtà vitivinicole, votate in maniera assoluta al Lambrusco di qualità e a ciò che rappresenta, celebrata il 30 ottobre insieme a ottanta amici nei locali dove abitualmente alloggiano le pregiate cuvée. Allegria e pareri competenti di quanti sono intervenuti da tutta Italia per festeggiare Christian Bellei, lo staff di collaboratori, la compagine societaria e Angela Sini, il volto solare di Cantina della Volta in Italia e all’estero.
Ospiti d’onore Massimo Bottura, presente all’evento con i suoi ragazzi di Franceschetta 58 e l’ultimo nato, il D.D.R. 2009 (acronimo di degorgiatura dosaggio recente), il primo Lambrusco Metodo Classico ad aver trascorso 84 mesi sui lieviti.
Una nuova creazione firmata Christian Bellei, sperimentatore e appassionato cultore della spumantistica di alto profilo, che esprime vinosità, leggerezza, intense note di frutta matura, ciliegie, more e ribes, in un Metodo Classico di grande personalità e persistenza. “Ci troviamo di fronte a un Lambrusco molto particolare” ci dice Christian Bellei “il D.D.R rappresenta un vino ben definito, caratterizzato da due componenti precise: acidità e alcool. Due caratteristiche che, per quanto riguarda la mia personale esperienza, donano equilibrio e longevità. Una visione nuova quindi del Lambrusco, ulteriormente rafforzata da un dosaggio particolare in cui lo zucchero regala grandi soddisfazioni in termini di affinamento e potenziale evolutivo”.
Il pranzo “in cantina” a cura della brigata de La Franceschetta 58, raccontato da Massimo Bottura e dal sous chef Bernardo, prevedeva “Amatriciana” con Christian Bellei 2013 Metodo Classico; “Baccalà mantecato con crema di ceci, infuso di funghi porcini e peperoni cruschi” e “Emilia Burger di Massimo Bottura” con Rosè 2013 Metodo Classico; “Tortellino in crema di Parmigiano Reggiano DOP” con Trentasei 2013 Metodo Classico; “Tiramizucca” con Lambrusco di Sorbara Rimosso 2016. Poi il momento più alto nell’abbinamento tra il D.D.R. 2009 e “Lingua di vitello laccata, crema di topinambur, lattuga grigliata e salsa verde”, trionfo esaltante di setosità, intensità e persistenza.
“Molto meglio del foie gras!”, e se lo dice Massimo Bottura…